hello Jonathan, qui c’è stato un virus, è rimasto bloccato tutto per un paio di giorni.
Ti ricordi quelle inezie che ti scrivevo sulle foto di Vittorio Sereni in vacanza a Bocca di Magra? Non so, ci sono certe coincidenze che ogni tanto di fanno credere che alle cose ci sei proprio dentro, capisci, leggi, scrivi e allora per un po’ sei a posto.
Guarda, devi assolutamente procurarti un libro di Giancarlo De Carlo, un architetto, urbanista e scrittore (non so in che relazione sia con la Laura ma è stata lei a chiedermi di comprarlo), si intitola Nelle città del mondo, è nei tascabili Marsilio.
«La sera ci trovavamo all’attracco del traghetto a Bocca di Magra e magari attraversavamo di nuovo il fiume per andare al “Pilota” a ballare; oppure decidevamo di restare e allora il paese era nostro perché gli abitanti che si alzavano presto erano già a dormire, e potevamo correre sfrenatamente in giro, giocare a guardie e ladri o a ruba bandiera. Ma se faceva fresco o si aveva voglia di quiete, allora poteva capitare che ci si radunasse da chi aveva affittato le case più grandi per improvvisare recite, che venivano prese per scherzo e qualche volta un poco più sul serio […]
Spesso tra un traghetto e l’altro ci sedevamo sul muretto che era davanti al “Sans Façons”, dove le barche attraccavano, e parlavamo di cose correnti e banali, ma qualche volta anche di quello che stavamo facendo o ci proponevamo di fare. In questo caso eravamo un gruppo più piccolo: Elio Vittorini, Vittorio Sereni, Giovanni Pintori, Italo Calvino quando c’era, forse Albe e Lica Steiner, Giuliana se le capitava di passare».
p.s.: se mi volevi ammazzare col martini ci sei riuscito in pieno...
Ti ricordi quelle inezie che ti scrivevo sulle foto di Vittorio Sereni in vacanza a Bocca di Magra? Non so, ci sono certe coincidenze che ogni tanto di fanno credere che alle cose ci sei proprio dentro, capisci, leggi, scrivi e allora per un po’ sei a posto.
Guarda, devi assolutamente procurarti un libro di Giancarlo De Carlo, un architetto, urbanista e scrittore (non so in che relazione sia con la Laura ma è stata lei a chiedermi di comprarlo), si intitola Nelle città del mondo, è nei tascabili Marsilio.
«La sera ci trovavamo all’attracco del traghetto a Bocca di Magra e magari attraversavamo di nuovo il fiume per andare al “Pilota” a ballare; oppure decidevamo di restare e allora il paese era nostro perché gli abitanti che si alzavano presto erano già a dormire, e potevamo correre sfrenatamente in giro, giocare a guardie e ladri o a ruba bandiera. Ma se faceva fresco o si aveva voglia di quiete, allora poteva capitare che ci si radunasse da chi aveva affittato le case più grandi per improvvisare recite, che venivano prese per scherzo e qualche volta un poco più sul serio […]
Spesso tra un traghetto e l’altro ci sedevamo sul muretto che era davanti al “Sans Façons”, dove le barche attraccavano, e parlavamo di cose correnti e banali, ma qualche volta anche di quello che stavamo facendo o ci proponevamo di fare. In questo caso eravamo un gruppo più piccolo: Elio Vittorini, Vittorio Sereni, Giovanni Pintori, Italo Calvino quando c’era, forse Albe e Lica Steiner, Giuliana se le capitava di passare».
p.s.: se mi volevi ammazzare col martini ci sei riuscito in pieno...
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