Chewingum goes to New York
Finalmente trovo un po' di tempo per ricominciare ad aggiornare il blog. Un bel po' di arretrati e bei dischi di cui parlare in queste settimane.
Comincio con questa mail, arrivata l'altra notte direttamente dalla Grande Mela. Da là ci scrivono i Chewingum, band marchigiana alla quale - ormai sarà chiaro - questo blog vuole un gran bene:
Finalmente trovo un po' di tempo per ricominciare ad aggiornare il blog. Un bel po' di arretrati e bei dischi di cui parlare in queste settimane.
Comincio con questa mail, arrivata l'altra notte direttamente dalla Grande Mela. Da là ci scrivono i Chewingum, band marchigiana alla quale - ormai sarà chiaro - questo blog vuole un gran bene:
Qui continua l'assalto a New york, siamo ancora vivi e lo stomaco regge per ora. Tu non puoi capire, la gente è inspigabilmente presa bene! Abbiam fatto un primo open mic lunedì scorso ed è andata da dio... Era il Sidewalk Cafè, quello dove è nato l'antifolk... C'era un'atmosfera clamorosa, due canzoni a testa, gente che si conosceva, una specie di grande famiglia... Insomma, noi suoniamo, e questi si infiammano (credo per le cazzate più che altro...) e così raddoppiamo la sera dopo, sempre lì, un concerto un po' più intimo, ma alla fine ci hanno invitato ogni lunedì! Il fatto assurdo è che stiamo trovando altre date in posti che ci suggeriscono quelli che hanno visto il concerto, ahaha moriremo tutti... poi ti aggiornerò...
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