Non fidarti mai dei lamponi gialli
Intervista ai Clever Square
Non so cosa stia succedendo a Ravenna, ma da quelle parti sembra che tirino su i ragazzini a pane e indie.
Dopo quei "nerds on the dancefloor" dei Calcutta Bubbles, intervistati su queste pagine qualche mese fa, ora saltano fuori questi due songwriter minorenni che si fanno chiamare The Clever Square.
Li vedo da sempre in prima fila a tutti i concerti, ogni volta che capito sul loro myspace hanno un nuovo ep da scaricare, e l'ultima notizia è che domani sera suoneranno al Bronson in apertura per Pelle Carlberg (a seguire, tra gli altri, ci sarò anch'io a mettere un po' di dischi insieme a Pullo).
Dopo aver ascoltato il loro ultimo lavoro, Never Trust Yellow Raspberries (in free download sul sito della netlabel francese Les Diks Qui Sautent), pieno di una la bassa fedeltà contagiosa, mi sono detto che era il caso di conoscerli meglio.
Cominciamo dalle presentazioni: da chi è composta la band? Siete davvero così giovani come sembra su myspace?
In realtà abbiamo 56 anni, con l'aiuto di programmi di fotoritocco ci modifichiamo le facce nelle foto così da farci sembrare 17enni e 15enni. Gec scrive le canzoni, suona la chitarra e canta. Ste suona il basso, la batteria, la tastierina, la chitarra, il kazoo... un po' di tutto, ma niente per bene. Seguiamo la filosofia DIY e lo-fi. Siamo punk insomma.
Com'è successo che avete cominciato a scrivere canzoni tra il folk e il pop, invece di mettere su la solita cover band da adolescenti? C'è una scena intorno a voi a Ravenna di giovani gruppi pronti a vedere la luce?
I Clever Square nascono dalle ceneri di un gruppo di cover di Eels e Neutral Milk Hotel in versione punkeggiante, quindi in realtà siamo passati anche noi dalla fase "cover band di adolescenti". Diciamo che ci siamo spostati su qualcosa di più tranquillo rispetto a ciò che gira normalmente per Ravenna perché siamo dei tranquilloni, ma soprattutto perché siamo pigri e poi con troppe chitarre distorte e trumpà-trumpà ci fa male la testa.
Non conosciamo altri gruppi della nostra città e della nostra età che suonano il nostro stesso genere, ed è un peccato: abbiamo sempre sognato di creare un collettivo, ed è finita che quel collettivo eravamo noi due.
Nonostante si possa dire che i Clever Square sono ancora totalmente in mezzo alla loro formazione musicale, quali sono stati finora i vostri riferimenti?
A proposito di collettivi, andiamo matti per la Elephant 6 (soprattutto Neutral Milk Hotel, Olivia Tremor Control, Apples In Stereo, Elf Power, Of Montreal).
Siamo abbastanza aperti verso ogni genere di musica. Quest'estate ci siamo innamorati di un po' tutto ciò che hanno fatto i fratelli Kinsella (Joan Of Arc, American Football, Owls, Make Believe), pur non avendo nulla a che fare con quello che suoniamo noi. Tutto ciò che è targato USA Anni Novanta inevitabilmente ci piace.
Sì, insomma, siamo due nerd terribili e rompicoglioni senza pari per quanto riguarda la musica, e tutto ciò che facciamo ruota attorno ad essa (il fatto che questa sia la risposta più lunga ne è un esempio).
Mi raccontate qualcosa di quel piccolo inno che è "I Did Not Mean To Fall Asleep While We Were Having Sex"? E in generale, cosa raccontano le vostre canzoni?
Eh eh, non auguriamo a nessuno di avere quel pezzo come inno... Comunque è pura invenzione, stavamo scrivendo un pezzo assieme ed è stata la prima frase che ci è venuta in mente.
Le canzoni in generale parlano di continui fallimenti amorosi e fallimenti nella vita di tutti i giorni, ogni tanto con una punta di ironia. I titoli sono spesso messi a caso.
Abbiamo una serie di frasi che ci piacciono e che assegniamo alle canzoni solo dopo averle scritte: è difficile trovare un titolo che sintetizzi il contenuto di un testo senza scadere nel banale.
>>>(mp3) I Did Not Mean To Fall Asleep While We Were Having Sex
>>>(mp3) My Beloved Star, Part 2 (Light #3)
Intervista ai Clever Square
Non so cosa stia succedendo a Ravenna, ma da quelle parti sembra che tirino su i ragazzini a pane e indie.
Dopo quei "nerds on the dancefloor" dei Calcutta Bubbles, intervistati su queste pagine qualche mese fa, ora saltano fuori questi due songwriter minorenni che si fanno chiamare The Clever Square.
Li vedo da sempre in prima fila a tutti i concerti, ogni volta che capito sul loro myspace hanno un nuovo ep da scaricare, e l'ultima notizia è che domani sera suoneranno al Bronson in apertura per Pelle Carlberg (a seguire, tra gli altri, ci sarò anch'io a mettere un po' di dischi insieme a Pullo).
Dopo aver ascoltato il loro ultimo lavoro, Never Trust Yellow Raspberries (in free download sul sito della netlabel francese Les Diks Qui Sautent), pieno di una la bassa fedeltà contagiosa, mi sono detto che era il caso di conoscerli meglio.
Cominciamo dalle presentazioni: da chi è composta la band? Siete davvero così giovani come sembra su myspace?
In realtà abbiamo 56 anni, con l'aiuto di programmi di fotoritocco ci modifichiamo le facce nelle foto così da farci sembrare 17enni e 15enni. Gec scrive le canzoni, suona la chitarra e canta. Ste suona il basso, la batteria, la tastierina, la chitarra, il kazoo... un po' di tutto, ma niente per bene. Seguiamo la filosofia DIY e lo-fi. Siamo punk insomma.
Com'è successo che avete cominciato a scrivere canzoni tra il folk e il pop, invece di mettere su la solita cover band da adolescenti? C'è una scena intorno a voi a Ravenna di giovani gruppi pronti a vedere la luce?
I Clever Square nascono dalle ceneri di un gruppo di cover di Eels e Neutral Milk Hotel in versione punkeggiante, quindi in realtà siamo passati anche noi dalla fase "cover band di adolescenti". Diciamo che ci siamo spostati su qualcosa di più tranquillo rispetto a ciò che gira normalmente per Ravenna perché siamo dei tranquilloni, ma soprattutto perché siamo pigri e poi con troppe chitarre distorte e trumpà-trumpà ci fa male la testa.
Non conosciamo altri gruppi della nostra città e della nostra età che suonano il nostro stesso genere, ed è un peccato: abbiamo sempre sognato di creare un collettivo, ed è finita che quel collettivo eravamo noi due.
Nonostante si possa dire che i Clever Square sono ancora totalmente in mezzo alla loro formazione musicale, quali sono stati finora i vostri riferimenti?
A proposito di collettivi, andiamo matti per la Elephant 6 (soprattutto Neutral Milk Hotel, Olivia Tremor Control, Apples In Stereo, Elf Power, Of Montreal).
Siamo abbastanza aperti verso ogni genere di musica. Quest'estate ci siamo innamorati di un po' tutto ciò che hanno fatto i fratelli Kinsella (Joan Of Arc, American Football, Owls, Make Believe), pur non avendo nulla a che fare con quello che suoniamo noi. Tutto ciò che è targato USA Anni Novanta inevitabilmente ci piace.
Sì, insomma, siamo due nerd terribili e rompicoglioni senza pari per quanto riguarda la musica, e tutto ciò che facciamo ruota attorno ad essa (il fatto che questa sia la risposta più lunga ne è un esempio).
Mi raccontate qualcosa di quel piccolo inno che è "I Did Not Mean To Fall Asleep While We Were Having Sex"? E in generale, cosa raccontano le vostre canzoni?
Eh eh, non auguriamo a nessuno di avere quel pezzo come inno... Comunque è pura invenzione, stavamo scrivendo un pezzo assieme ed è stata la prima frase che ci è venuta in mente.
Le canzoni in generale parlano di continui fallimenti amorosi e fallimenti nella vita di tutti i giorni, ogni tanto con una punta di ironia. I titoli sono spesso messi a caso.
Abbiamo una serie di frasi che ci piacciono e che assegniamo alle canzoni solo dopo averle scritte: è difficile trovare un titolo che sintetizzi il contenuto di un testo senza scadere nel banale.
>>>(mp3) I Did Not Mean To Fall Asleep While We Were Having Sex
>>>(mp3) My Beloved Star, Part 2 (Light #3)
Commenti
Les Diks Qui Sautent pubblicava anche il Calorifero...
Tutta colpa della tangenziale di Bologna. Un'ora e mezza per arrivare all'uscita 9!!!
Un abbraccio
max
Cmq gia' anche all'entrata del Bronson si vedevano (come ai concerti di Pete e U2) i primi sosia di Gec fra i fan.
It's CleverMania!