Saker som vi glömt (2)
Le cose che abbiamo dimenticato (parte seconda)

A completare le cose dette e le canzoni suonate venerdì in radio, a fare da colonna sonora per tutte le foto, nonché per ripetere il buon esperimento dell'anno scorso, ecco un lungo post per raccontare le ultime scoperte che più ci sono piaciute in terra svedese e per suggerire qualche ascolto.

Frida Hyvönen- Comincio con una sorpresa: una cantautrice. Da queste parti non se ne ascoltano molte, è vero, ma devo dire che dapprima il notevole disco, poi un concerto seducente come pochi mi era mai capitato di vedere, infine una lunga camminata a notte fonda per le strade di Stoccolma a cercare con lei bar che chiudevano, mi hanno fatto innamorare di Frida Hyvönen. Il suo Until Death Comes è la prima uscita su Licking Fingers (etichetta dei Concretes) a non portare, appunto, la firma dei Concretes. Una tale dimostrazione di fiducia si comprende appena la voce calda di Frida, tra Carole King e Laura Nyro, sale sopra il nudo accompagnamento del pianoforte. Cercate i testi. Da segnalare anche un paio di episodi dall'inaspettato piglio tra Motown e Brill Building.
>> MP3 = I Drive My Friend

Three Is A Crowd- Torno subito nei ranghi e comincio a martellarvi con un pezzone synth-pop d'altri tempi, puro stile OMD. Sto parlando di Boredom, singolo d'esordio dei giovanissimi Three Is A Crowd, appena giunti al debutto sulla lunga distanza con l'album Hopelessness Is Key pubblicato dalla benemerita Hybris. Boredom, non se ne esce, altro che Postal Service! Di questi due/tre ragazzi con le tute di ciniglia marroni non so molto altro, e in fondo poco importa, quando si ha un pezzo come questo da far ballare.
>> MP3 = Boredom

Vapnet- Sempre Hybris si è ritrovata per le mani uno dei singoli dell'estate. Con un adorabile inno al nerdismo indiepop, il cui ritornello in svedese dice più o meno "chiamami ritardato mentale / chiamami frocio", ("this year's best chorus" secondo Jens Lekman), i Vapnet sono entrati in classifica e nelle heavy rotation estive delle radio nazionali. Provengono dalla città di Östersund, su a nord, ed erano nati come side project degli affini Sibiria. Sono eleganti, non si scompongono quando qualche migliaio di ragazzini davanti a loro canta tutte le loro parole e riescono sempre a farti battere le mani e sorridere.
>> MP3 = Kalla mig

Rough Bunnies- La prima cosa che ho pensato delle Rough Bunnies è che fossero una specie di risposta svedese alle Black Candy, e qui potete già immaginare quanto le adorassi sin dalla prima nota. In realtà le due cugine Frida e Anna sembrano più un bizzarro incrocio fra Moldy Peaches e Television Personalities in versione parecchio (parecchio) più lo-fi. Hanno una discografia piuttosto incasinata, credo per via del fatto che sono state per un po' in Germania oppure in Norvegia, e poi erano anche in un altro gruppo, gli Inside Riot, che rifaceva alcune delle stesse canzoni, e poi adesso ne stanno mettendo in piedi un altro... Insomma, il solito giro svedese.
Perdetevi tra le pagine della label Beedroom, ricostruitene la genealogia e intanto ascoltate la quantità di musica disponibile.
>> MP3 = Dance With Your Shadow
>> MP3 = qui scaricate tutto l'album Rough Bunnies Goes Pirate.

The Help Me Please- Sulla stessa etichetta usciva sul finire dell'anno scorso Buzzing like bumblees on speed, il primo vero ep per The Help Me Please, ovvero, Jonas Johnsson, commesso di libreria in quel di Goteborg, diventato one man band da quando qualche anno fa la sua sezione ritmica ha preferito suonare stabilmente nei Mando Diao. Nelle canzoni di The Help Me Please è netta l'influenza dei Vaselines, confermata anche dalle cover eseguite dal vivo. Proprio per questo mi piace. E piace anche al nostro amico koala.
>> MP3 = Someone special

Bille The Vision & The Dancers- Il FrukostPop è lo spazio dei concerti indiepop e twee all'ora di colazione. Caffè nei thermos, fette di pane da imburrare seduti sull'erba e set più o meno acustici che ogni anno la Deliciuous Goldfish Records allestisce per il piacere dei nostri risvegli. Una delle rivelazioni di quest'anno, a parte la sorpresa di vedere arrivare non annunciato Erlend Øye, sono stati questi Billie The Vision & The Dancers. Sono in sette, provengono da Malmö, il cantante indossa abiti femminili e racconta lunghe storie sentimentali, piene di vino, addii complicati, vecchie automobili su cui fare l'amore e città da lasciarsi alle spalle. Spesso fa la sua comparsa un inquietante alter ego chiamato Pablo Diablo. Musicalmente li si accosta subito a Belle & Sebastian, ma certe scelte sonore ricordano addirittura i Dire Straits.
>> MP3 = Nella sezione audio del loro sito potete scaricare per intero l'album I was so unpopular in school and now they´re giving me this beautiful bicycle

Mixtapes & Cellmates- I Mixtapes & Cellmates ve li avevo già segnalati nel nastrone estivo prima delle vacanze, e avevo davvero voglia di vederli perché il suono su disco mi ricordava tantissimo quello dei più acerbi Radio Dept. In realtà, dal vivo appare chiaro il contrasto fra la componente "emo" della band (con tutte le mosse giuste) e l'addizione di elettronica sporca e povera, fatta a mio parere con molto gusto e cura. Sono giovani in maniera imbarazzante. Nascono come ennesimo progetto di Robert Svensson, diciottenne di Asarum, che vanta una già nutrita discografia alle spalle con diverse band della scena screamo. Le ragazzine lo adoravano. A lui piacciono i La Quiete.
>> MP3 = Static, Oh Static

Gäddan och Braxen- Gäddan och Braxen (carpa e luccio?) sono due giovanotti di Lund (forse) e sono sostenuti dai qui popolarissimi Slagsmålsklubben. Suonano musica da videogiochi, né più né meno. Eppure riescono a essere molto divertenti e a non annoiare mai, perché dentro ogni folle canzone indovinano sempre qualche piccola contagiosa melodia a presa rapida. Giocano, ma dopo un po' ti chiedi se non abbiano ragione loro. Un po' di gente ballava già, nonostante fossero soltanto i secondi in cartellone. Dopo abbiamo dovuto pregarli perché ci lasciassero un disco. Ogni tanto fanno anche i dj in posti fighi come il Metropolis.
>> MP3 = Bingo för Helvete (una versione diversa da quella contenuta nel demo, so che ci tenete...)

Häxor & Porr- Su questa stessa linea, ma ben più estremi, sono Häxor & Porr, che mettono in mezzo anche strumenti "veri", voci (un po' di tutti, come capita), improvvise polke, sassofoni come armi da taglio, prolisse ballate punk in dialetto svedese e una naturale predisposizione al casino, sopra e sotto il palco, come si può intuire da questo frammento di video. Anche con loro hanno suonato praticamente tutti gli Slagsmålsklubben.
>> MP3 = Mr. Pickolo

- Ma chi sono allora questi Slagsmålsklubben? Non lo so, sembrava troppo complicato, loro erano davvero tutti troppo bevuti, il loro inglese era peggio del mio e poi cominciava a piovere un'altra volta. Le uniche cose di cui sono certo sono che il nome vuol dire "Fight Club" in svedese, e che io non avevo mai visto una bolgia totale più sconnessa e gioiosa di quella del giovanissimo pubblico durante il loro concerto.
Dentro gli SMK mi pare ci siano parecchi membri dei 50 Hertz che avevo visto in azione l'anno scorso, e la musica non è molto differente, solo meno cazzona e più tirata verso la techno e il coro da stadio. Provate allora a scaricarvi un po' di roba dei 50 Hertz, se avete fegato, tenendo a mente che "The Guardian thinks that the new Bjork album sucks but that there is two intresting songs on the album, and the 50hertz song is one of them".
Ma tutto questo, temo, è difficilmente comprensibile al di fuori dei confini svedesi.

Ci sarebbe molto altro di cui parlare. Per esempio, tra i pochi nomi che già conoscevo, i South Ambulance hanno fatto un gran bel concerto, caldo e beatlesiano, e non me lo aspettavo.
Oppure ci sarebbe da aprire un'inchiesta sul perché in Italia una bomba di gruppo come gli Je Ne Sais Quoi (loro il miglior live del festival di Emmaboda, al pari di Wolf Parade) è stato così sottovalutato, e proprio nelle stagioni in cui tutti la menavano con il punk-funk e la new wave.
Oppure segnalare l'adorabile Music Is My Girlfriend e i suoi dischi cuciti a mano.
E quegli squinternati "pavementiani" (si fa per dire...) dei Salty Pirates, che mettono tutta la loro musica a disposizione sul loro sito, e poi vendono per due euro cd-r bruciati male.
Oppure raccontare di come oramai Jens Lekman sia definitivamente una popstar...
Ma credo che per oggi ne abbiate già abbastanza.

un grazie a Lucio

Commenti

Anonimo ha detto…
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