She’s wondering if she’ll feel that way again

The Pantones - Shades Of Blue

Shades Of Blue è un piccolo racconto in terza persona: lei se ne sta andando via, una stanza vuota lasciata alle spalle, su quel treno cerca di non pensare a niente, soprattutto a lui, e a poco a poco gli occhi si chiudono mentre l'alba comincia a dipingere la città di blu. Una domanda si ripete alla fine del ritornello: "she’s wondering if she’ll feel that way again". E tu non sai decidere se si riferisce al provare di nuovo qualcosa come un innamoramento, oppure al timore di soffrire ancora per un'ultima separazione.
Tre minuti di canzone che si cullano in mezzo ad arpeggi autunnali, due note di synth quasi rubate ai Cure e la voce morbida di Isabel Salinas: The Pantones sono tutte qui, e ovviamente mi hanno subito incantato. Formazione dream pop proveniente da Los Angeles, con le sorelle Angeline e Madeline Doctor, basso e chitarra, a curare la scrittura dei pezzi e in più, a quanto pare di capire tra le tag di Instagram, a volte una drum machine, altre volte invece Harley Hill-Richmond della band Harley And The Hummingbirds alla batteria.
L'anno scorso avevano registrato il loro primo e parecchio Smithsiano demo EP For The Ones Who Love You tra la classica cameretta e un'aula della loro high school, e ora arriva questo primo singolo Shades Of Blue​ / Corruption, che segna un netto e incoraggiante passo avanti. Se il lato A, così dondolante e malinconico, aggiorna la lezione Sarah alle fragilità del presente, la traccia sul lato B mette in luce tutto il lato post-punk del loro carattere (o quanto meno, la loro interpretazione più mitigata del post-punk), con un evidente debito verso i Joy Division e i New Order.
Le loro storie sono quelle di un'adolescenza comune, sopraffatta dall'over-thinking, a tratti scontrosa, a tratti in preda a sincero smarrimento ("She longs for something with value / but isolates herself in solitude"), ma che non si rassegna a smettere di cercare ovunque chiari riflessi di felicità.
Teniamo d'occhio queste promettenti ragazze: come recita il loro nome, potrebbero portare presto un arcobaleno di nuovi colori all'indiepop.



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