Quattro ragazze da Melbourne (che ovviamente non hanno nessuna intenzione di essere considerate una "band femminile") mescolano attitudine punk e beat Sixties con molto entusiasmo e molto divertimento. Le Parsnip stanno assieme da appena un anno ma sembrano già parecchio consapevoli ed agguerrite. Health, un 45 giri con quattro tracce, è in arrivo su Antifade Records, e da quello che si può già ascoltare sembra proprio che abbiamo trovato l'impossibile punto di congiunzione tra le Aislers Set e le Slits.
Uscirà il mese prossimo su Father/Daughter Records il debutto dei newyorkesi Fits intitolato All Belief is Paradise. Power pop asciutto da ascoltare pogando e puntando dita al cielo. Mi fa sorridere che la band dica di essersi formata "playing Brooklyn DIY spaces such as Shea Stadium and Silent Barn". Siamo già post anche quella scena oramai. Questo bel singolo Running "is about fear for the future, about growing up in and getting away from Trump Country, then much later realizing I’d never left. It’s about wanting to be optimistic despite all evidence to the contrary. It’s about being deluged by negativity from every direction and trying to keep your thoughts straight regardless. And it’s about wanting that to change".
Ma vi siete accorti che un paio di giorni fa i Bee Bee Sea hanno avuto una première niente meno che su Brooklynvegan? La band "hailing from Castel Goffredo" (che la scorsa primavera era passata anche a polaroid!) sta per pubblicare un album intitolato Sonic Boomerang con la label statunitense Dirty Water Records USA in collaborazione con la Wild Honey, e sulle pagine del prestigioso blog di New York ha lanciato la nuova dirompente anteprima D.I. Why Why Why, garage rock festaiolo come solo i tre sciabolati sanno fare!
Esiste ancora indiepop in Svezia? La risposta, voglio crederci, è un netto sì. Prendi questi Delsbo Beach Club, quintetto di Stoccolma (ma originario di Umeå), che sta per debuttare su Rama Lama Records: fanno ben sperare. Citano Mac DeMarco tra le influenze e nel loro primo singolo All The Way Home hanno un sound bello rilassato e molto Eighties, non lontano da certi Beach Fossils.
Tornano a farsi sentire gli A Minor Place, instancabili difensori dell'indiepop fatto in Italia. Sono giunti al secondo singolo della serie di split più intimisti denominata "Dont' Ask Me To Dance", e questa volta dividono l'uscita con i piacentini Warm Morning Brothers (li avevo persi di vista, grande ritorno!). La band di Teramo con Lazy Genius prende in prestito atmosfere sospese alla Notwist, mentre la b-side Happiness Is A Stupid Song è una avvolgente ballata acustica guidata da un violoncello. Streaming e prezioso vinile via Bandcamp.
In rete non si trovano praticamente informazioni su questi The Lamps, trio che fa base a Oklahoma City e che suona un twee pop delizioso e primaverile dai testi che sembrano pagine di diario. Io ci sento dentro un sacco di Frankie Cosmos ma anche certo indiepop classico USA Anni Novanta (Softies, Fairways...). Hanno pubblicato un EP di quattro canzoni che si chiama come loro e hanno aggiunto la tag "music for dogs". Mi stanno già super simpatici!
"I am strong and sensible, but I don't want to be alone", canta Elizabeth Mitchell, frontwoman degli australiani Totally Mild in questo nuovo singolo Today Tonight. Una canzone scritta durante "un lungo periodo di disoccupazione", in quelle giornate passate chiusi in casa ad aspettare che torni qualcuno, "sinking into the kind of depression that comes from doing nothing when you have the time to do whatever you want, the guilt of unproductivity. The house becomes a trap, you're not interesting enough to leave it anyway". Non so voi, ma è un sentimento che posso sentire molto vicino. La traccia (che su Soundcloud porta la significativa tag "lush pop") è il primo assaggio del prossimo album della band, Her, in arrivo a gennaio su Chapter Music.
Il quintetto dei LEV si divide tra Padova, Londra e Bologna, e per mettere a punto il proprio pop elegante, capace di tenere assieme atmosfere sintetiche e acustiche, dichiara di ispirarsi a nomi come Damon Albarn, Kings Of Convenience e Tears For Fears, tra gli altri. Tutto molto giusto e molto appropriato, ma la cosa che al primo ascolto mi è piaciuta di più è quel loro recuperare (forse inconsapevolmente), in alcuni momenti più distesi, anche certe belle cadenze che dalle nostre parti erano state rese alla perfezione dagli Yuppie Flu. Il loro ottimo EP2 è da poco uscito in digitale.
Si potrebbe tranquillamente fare una rubrica di nuovi singoli soltanto con le nuove uscite della PNK SLM. Seguire tutti gli aggiornamenti della label anglo-svedese è praticamente un secondo lavoro, con la differenza che sarebbe praticamente il lavoro dei sogni. Ne scelgo un paio al volo, tanto lo sapete che mi piacciono tutte. Tra le ultime arrivate nella nutrita scuderia, c'è Miss World, ovvero la londinese Natalie Chahal, già metà degli Shit Girlfriend. Il suo debutto solista è un EP di 4 canzoni intitolato Waist Management, colmo di melodie extradolci e Sixties (frequenti i paragoni con le Shangri-Las), ma con una punta ironica e beffarda che lascia piacevolmente spiazzati.
Garage rock aggressivo e cinico, quella degli Spice Boys è la colonna sonora ideale per una festa che finirà in bolgia. L'album di debutto Glade arriverà soltanto a gennaio 2018, ma intanto suonano già forte i tre minuti di rabbia e frustrazione suburbana di questo singolo Spice City Boys.
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