Un anno e mezzo fa i Jaded Juice Riders dichiaravano di voler conquistare il mondo "one garage show at a time": chissà come sta andando il loro programma. Non sarebbe male se accelerassero un po' i tempi, vista l'aria che tira. In ogni caso, bisogna riconoscere che la band di Irvine, California, si sta impegnando e ha già pronto un nuovo album, in arrivo ancora una volta sulla loro etichetta Spirith Goth Records. Si intitolerà Bowl Cut e la copertina è già irresistibile. Oltre al singolo che lo anticipa, questa notevole Mr. Psycho, segnalo in scaletta titoli come Deathsurf, Peach Beach e I'm Tripping Everyday!
Gli Elva sono la nuova band di Elizabeth Morris, dei nostri amati Allo' Darlin, insieme a Ola Innset dei Making Marks e prima ancora dei mylittlepony. Elizabeth e Ola, coppia nella vita e ora anche nell'arte, fanno base a Moss in Norvegia, e nel loro delicato e luminoso folk-pop filtra tutta la magnifica musica che ci hanno regalato in questi anni. Debuttano con un 45 giri per Where Is At Is Where You Are intitolato Tailwind, in cui le loro voci si intrecciano a meraviglia, e già sto sognando un intero album.
Se l'etichetta che spinge il tuo disco d'esordio cita i Lodger per descrivere il tuo suono e provare a incuriosire gli ascoltatori, ecco, non sono sicuro che la strategia sia quella più vincente, ma di sicuro mi stai già parecchio simpatico. Loro si chiamano Shrug Life, sono in tre, vengono da Dublino e in effetti fanno proprio un indiepop molto energico, con certe sfumature da Ottanta inglesi, sanguigni e proletari (quelle voci sparate sopra le chitarre, quei versi di humour taglienti sulle società contemporanea). L'album si chiama come loro ed esce per la sempre fantastica Jigsaw:
Tornano finalmente a farsi sentire anche i Radiator Hospital di Sam Cook-Parrot! La band di Philadelphia ha prodotto il nuovo album Play The Songs You Like insieme a Jeff Zeigler (già al lavoro con War On Drugs e Kurt Vile) e lo anticipa con questa calda e abrasiva Pastoral Radio Hit, una canzone agrodolce che parla - chi se lo aspettava - d'amore e insicurezze. Il resto arriva il prossimo 20 ottobre su Salinas Records, e non vedo l'ora!
Qui seguiamo il greco trapiantato a Londra George Samaras, meglio noto come Plastic Flowers, dai tempi dei primi demo su Soundcloud, ed è davvero notevole vederlo arrivare al traguardo del terzo album, Absent Forever, secondo per la label statunitense Native Sound. Ad anticiparlo questa How Can I, shoegaze parecchio dreamy che per quanto si sforzi di caricarsi di feedback e distorsioni non riesce a nascondere un carattere malinconico e inconsolabile. Non per niente "through this album Samaras explores themes of personal flaws and downfalls that changed his life and helped him complete Absent Forever". Proprio per questo mi piace che il comunicato di presentazione del disco dica esplicitamente che le canzoni sono state scritte "dealing with massive academic workload and stress for his PhD". Plastic Flowers voce di tutti gli shoegazers fuorisede del mondo!
Sempre in tema di shoegaze, non avevo mai sentito gli Honey Lung, quartetto proveniente da Londra, ma scopro che sono già passati sulla BBC e per festival come il Great Escape. Questo loro nuovo singolo Stuttering Mind, genuinamente uscito dagli Anni Novanta, a prima vista può passare inosservato, ma poi rivela un crescendo che avvolge e che sfocia in un "muro di suono" dal fascino languido, come dei classici My Bloody Valentine alle prese con le forme degli Smashing Pumkins.
Commenti