I messaggi visualizzati senza risposta, le frasi lasciate a metà, gli sbagli più stupidi commessi tentando di rimediare a qualche stupido sbaglio. A volte non riesci a scrollarti di dosso la sensazione che tutto quello che ti succede sia soltanto la metà non finita, il calco abbozzato di come dovrebbere essere la vita reale. Le canzoni dei Lance Bangs sembrano raccontare esattamente quel momento, quell'attimo inceppato in cui non sai bene se devi spiegarti ancora o andartene. Dico "sembrano" perché, pur nella loro bassa fedeltà, restano elusive, si danno spogliate di ogni ornamento non necessario. Sono schizzi di qualcosa che può esistere solo in forma di schizzo. Puoi immaginarli suonare nella stessa serata di Cloud Nothings o Wavves, e hanno questa maniera un po' indolente di far sbattere groove, bruschi riff di chitarra, storie storte, e poi di andarse all'improvviso (vedi l'introduttiva Dig).
I Lance Bangs, che forse l'anno scorso qualcuno di voi aveva notato con il precedente nome di Colin Thibodeauxx, sono un trio proveniente da Richmond, Virginia, e hanno appena pubblicato il loro primo EP, Lance Mountain (in collaborazione con Citrus City e Danger Collective). Appena un abbozzo, forse, ma capace di dire già parecchie cose.
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