Una delle migliori definizioni delle Peach Kelli Pop che ho letto in giro diceva più o meno "imagine the Ramones covering anime theme music", e davvero questa formula racchiude già molto di quello che c'è da sapere su questa band. Stesso approccio diretto e senza fronzoli al rock'n'roll, velocità sfrenata, melodie coloratissime e iperzuccherose, a cui si aggiunge anche una sincera passione per l'estetica pop giapponese. Non a caso nell'ultimo album, semplicemente chiamato III e pubblicato da Burger Records, ci sono titoli come Sailor Moon e Princess Castle 1987 ("You glowed pink and green, death stare and laser beam / I knew it was you then, in 1987"). Ma dentro queste canzoni, in cui le Peach Kelli Pop abbandonano certe forme più lo-fi delle produzioni precedenti e suonano più compatte che mai, puoi leggere tra le righe una consapevolezza non così scontata: "Here comes a big big man / tells me what I can and cannot do / Who my body belongs to / cuz I don’t seem to have a clue” (Big Man). Queste fanciulle faranno pure gli occhi a cuore e canteranno di arcobaleni, supereroi da cartoni animati, amori e feste su spiagge per nudisti, ma ci tengono a farti sapere che non per questo sono da considerare delle bambole di plastica (vedi la beffarda di Plastic Love).
Le Peach Kelli Pop sono la creatura di Allie Hanlon, cantautrice di Ottawa, Canada, ora residente a Los Angeles e già batterista per i White Wires. La sua musica mi ha fatto tornare in mente un'altra band da sempre innamorata dei Ramones, di un "bubblegum punk" fulminante e dell'immaginario giapponese, ovvero gli Helen Love, o almeno quelli delle origini. Ma nonostante riescano a condensare dieci canzoni in venti minuti, le Peach Kelli Pop sono capaci di conservare una leggerezza e una dolcezza tutta loro. Mi viene in mente che forse qui si è tramandato qualcosa dello spirito delle (fin troppo sottovalutate) All Girl Summer Fun Band, magari senza le stesse influenze retrò, ed è per quello che trovo questo disco così incantevole. Ma come la stessa Hanlon ha dichiarato in un'intervista a Flavorwire, «please don’t call my music "twee"». Ok, vada per "adorabile" allora!
(mp3) Peach Kelli Pop - Heart Eyes
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