Italia 2012

Oggi per Saturno, l'inserto del Fatto Quotidiano, ho preparato un articoletto di segnalazioni di band italiane per il 2012, una classica lista di inizio anno. Per motivi di spazio è uscita una versione piuttosto tagliata, cose che capitano con i quotidiani, ma stavolta un po' mi dispiace, perché di mio non c'era quasi nulla e il pezzo raccoglieva pareri di persone che ritengo sia interessante sentire parlare di musica italiana. Così, anche per ringraziare i vari intervistati, ho deciso di pubblicarvi qui non solo la versione integrale, ma quella extended.

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Tra i tanti motivi per non vedere l’ora che cominci un anno nuovo per l’Italia, si può tranquillamente aggiungere la musica. La quantità di ottimi dischi italiani usciti nei dodici mesi alle nostre spalle (e non stiamo parlando delle canzonette passate dai talent show o dalle ottuagenarie competizioni canore) fa ben sperare per quelli che ci aspettano. Abbiamo quindi interpellato alcune voci autorevoli dell’informazione di settore chiedendo di segnalarci qualche nome tra i più interessanti che incontreremo in questo 2012.

Maria AntoniettaSandro Giorello della redazione di Rockit, magazine online che fra poco compirà 15 anni e che ormai è uno dei principali siti di riferimento per la musica indipendente (ma non solo) italiana:
- Maria Antonietta - Sesso, droga e dischi del cuore. Ci vuole del talento per raccontare storie di giovinezza consumata male senza sembrare una scopiazzatura di una qualsiasi puntata di Skins. Lei ci riesce, semplicemente essendo onesta. Tutto vero.
- Foxhound - Fanno un genere non più così di moda, il punk funk, ma quando li vedi sul palco hanno quella consapevolezza negli occhi per cui il tempo si potrebbe anche fermare. Appena ventenni, facce da culo e live act impressionanti.
- Nicolò Carnesi - Riportare freschezza alla forma canzone è difficile. Lui è un ventiquattrenne complicato, con amori complicati e un non preciso posto nel mondo. Ha un'innata predisposizione per le melodie bomba, una maliconia dark-wave e una chiaro debito verso Battiato. È il cantautore che più ci ha colpito quest'anno.

ColapesceFederico Guglielmi, caporedattore de Il Mucchio, storica rivista musicale e militante che proprio in queste settimane è alle prese con una campagna abbonamenti straordinaria per non chiudere (da sostenere!):
- Colapesce - Siciliano, "costola" degli Albanopower: morbido ed elegante fra canzone d'autore italiana classica e folk americano del più evocativo. Un meraviglioso declino è il primo album dopo un EP, nei negozi a fine gennaio marchiato 42 Records.
- Management del Dolore Post-Operatorio - Abruzzesi di Lanciano, sonorità ritmate, aggressive e taglienti con testi a sfondo sociale intrisi di caustica ironia. Secondo album Auff! in uscita a febbraio per MArteLabel.
- Il Triangolo - Power-trio da Varese: energia e dinamismo uniti a spunti vintage di scuola Sixties ed efficacissima enfasi canora. Debutto Tutte le canzoni a marzo per Ghost.

I QuartieriTender Branson cura su Fusoradio la trasmissione Gli Indiepatici, e insieme a una affiatatissima squadra riesce a trasportare nell'etere la moltitudine di suoni che arriva dalla Rete:
- I Quartieri - Perché sanno scrivere canzoni. Concentrati sulla musica e le parole, e nient'altro.
- Lo Stato Sociale - Suonano e cantano come se ci fosse un motivo per essere allegri, nonostante quello che ti stanno dicendo.
- Porcelain Raft - Mauro Remiddi da New York. Sembra un artista rinascimentale calato nel terzo millennio: suona, canta, crea e monta i suoi stessi video. E fa tutto bene. Il suo album Strange Weekend e uscirà il 23 gennaio per l'etichetta statunitense Secretly Canadian.

AbikuBreakfast Jumpers (breakfastjumpers.blogspot.com) è oramai diventato uno dei migliori e più attenti blog dedicati alla scena indie e all’undeground nazionale, capace di spaziare tra molti generi differenti:
- Abiku - Quattro ragazzi di Grosseto che cantano i vent’anni senza quella banalità che sembra necessaria ogni volta che si affronta il tema. La musica e i testi dipingono un ritratto sognante di quegli anni così densi che non torneranno più.
- Mary in June - Band di Roma carnale, sanguigna e nel contempo dolce e poetica. Un mix perfetto per l'anno passato e l'anno a venire perché fa appello a quella riserva di rabbia e passione troppo spesso nascosta sotto il tappeto del cuore.

Commenti

Anonimo ha detto…
Facciamo parlare sempre i soliti! :)))))
Anonimo ha detto…
Sanremo sta arrivando e se volete davvero vedere musica nuova, giovane e fresca, segnatevi questo nome: ERICA MOU!

http://www.youtube.com/watch?v=vV5QPe4aTYo
già da questo potete vedere quanto è brava e deliziosa! portiamola all'Ariston, su :)

http://www.facebook.com/ericamou
questa è la sua pagina fb!
e. ha detto…
Anonimo #1: il target di un quotidiano è diverso da quello di un blog, o anche solo da quello di un magazine specializzato come Mucchio, Blow Up e simili. Credo poi che Giorello o Guglielmi non siano così "inflazionati" sulla carta stampata e mi sembra abbiano le competenze e il credito per parlare di musica italiana. Mentre i due blog che ho coinvolto sono una scelta più arbitraria, lo riconosco, ma dalla montagna di roba che fanno tutti i giorni mi sembra siano oggettivamente preparati in materia. Mi piaceva il possibile contrasto (o magari la sinergia) tra testate riconosciute e cose più diy, e alla fine la serie di segnalazioni non sarà esaustiva ma fornisce un buon quadro. Altri suggerimenti?
Grazie, ciao,
e.
Andrea Consonni ha detto…
Maria Antonietta...ne ho letto poco fa su Ondarock...devo farmi ancora un'idea.