No, questi non si possono certo chiamare "good times" e gli aggiornamenti a singhiozzo del blog ne sono un po' lo specchio. Eppure, forse per una certa scaramanzia, la canzone che ascolto di più in questo periodo si intitola proprio così. Sta dopo la metà del nuovo album dei Ganglians, Still Living e suona come se i REM si stessero divertendo a una festa sulla spiaggia.
Magari poi hanno ragione le recensioni, il disco non va oltre il 7 (anzi: 6.9, secondo Pitchfork), ma pur con tutti i suoi "errori" e i momenti da skippare mi sta piacendo molto. Il suo difetto principale è una certa prolissità, quasi un'ora in dodici canzoni: inevitabile che la band di Sacramento (giro Sonny & The Sunsets, Fresh & Onlys, Mantles, Sandwitches... una garanzia) finisca per perdersi per strada, come nella doppietta centrale Bradley / Things To Know, che può lasciare disorientati.
Ma quando professano più apertamente la loro fede Beach Boys, e con in più un buon tocco Weezer, giusto per dare un po' di corrente a quelle chitarre, tutto funziona a meraviglia. Canzoni come Evil Weave o l'apertura da inno di Call Me cuciono assieme almeno tre o quattro idee di melodie, un pop che sembra sempre voler scoppiare e andare oltre, ma che poi ritorna a quella festa sulla spiaggia, dove ci si diverte un sacco.
(mp3): Ganglians - Good Times
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