Nothing's wrong

Cloud Nothings
Primo ascolto prima impressione: anche per quest'anno abbiamo il nostro Wavves. Non sto parlando di hype e breakdown. Cloud Nothings, ovvero il giovane Dylan Baldi da Cleveland - ne avevo parlato qui - per ora sembra avere la testa sulle spalle (belle interviste 1 e 2), vedi come sa sganciarsi dai cliché lo-fi, vedi l'arrivo di un produttore (Chester Gwazda, già al lavoro con Dan Deacon e Future Islands), e soprattutto vedi questa bomba di nuovo album omonimo, in uscita a fine mese su Carpark/Wichita. Indie rock diretto e aggressivo, 11 canzoni in 28 minuti, una più veloce dell'altra, una più divertente dell'altra, un catalogo di influenze dai Pixies ai Tullycraft, con la doppietta centrale Heartbeat / Rock da netto infarto Strokes. Un ottimo modo per cominciare l'anno nuovo!





(photo by TLOBF)

Commenti

Drigo ha detto…
A me ricorda anche i Black Lips.