Quando uno dei musicisti italiani più attenti a come si muovono le cose anche fuori dal nostro Paese giudica la tua piattaforma "una valle della morte" io mi preoccuperei. Ma probabilmente a MySpace sono già preoccupati da tempo, dato che i titoli sulla scomparsa ormai prossima del social network si moltiplicano, mentre alcune delle discussioni più interessanti in Rete ne danno già per scontato il superamento, sia da parte di Facebook e Twitter, per quanto riguarda il lato "sociale" (e commerciale), sia da BandCamp e Soundcloud, per quanto riguarda strettamente la musica.
Invece qualche giorno fa ho trovato un curioso articolo intitolato "Where MySpace Went Wrong And What It Can Still Do Right", dove Nancy Baym cerca di vedere il bicchiere (ancora?) mezzo pieno, e prova a dare qualche consiglio per non buttare via tutto il lavoro degli anni passati.
update: "An open letter to independent artists to delete their myspace pages" (via Giuseppe)
Invece qualche giorno fa ho trovato un curioso articolo intitolato "Where MySpace Went Wrong And What It Can Still Do Right", dove Nancy Baym cerca di vedere il bicchiere (ancora?) mezzo pieno, e prova a dare qualche consiglio per non buttare via tutto il lavoro degli anni passati.
update: "An open letter to independent artists to delete their myspace pages" (via Giuseppe)
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