Hey, get some sleep


Ho trovato un link nella posta questa mattina molto presto: Temple Songs. Fuori brina e una lastra di cielo terso. Nessuna spiegazione. Una foto di alba/tramonto sul mare. Titoli di canzoni che sembrano consigli per me oggi (ehi, non sentivo nominare gli uri dai tempi di Lolita di Nabokov). Un suono che si sfalda sotto la polvere, le interferenze e l'indolenza, ma senza perdere mai il sentiero della melodia.
A parte l'ep in free download non ci sono, per ora, altre informazione in rete. Pigeon Post li ricollega a una band britannica chiamata The Falling Floors ma non ho trovato altre conferme, e poi non li conosco. Piuttosto, tra le tag di Bandcamp, in mezzo ai prevedibili "dream pop" "psychedelic shoegaze" e "sleep", c'è anche "Paris", e allora mi piace immaginarmeli come una specie di impossibile ponte tra gli AIR del primo disco e tutta la scena a bassa fedeltà di oggi, dalle robe sbrindellate di Wavves a quelle assolate di Real Estate, con momenti di inquietudine tutta Crystal Stilts.

(mp3): Temple Songs - Let's Go Outside

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