I just wanna be your baby

Harlem
Per essere una banda di garage rock'n'roll da fumetto, gli Harlem mostrano un'attenzione e una dedizione alle melodie che li fa apparire senza dubbio più sensibili di molte altre loro band affini. Basta far partire i coretti di Number One o Torture Me: io ci sento più affinità con Beatles, Stones e primi Who che con tutta la scena a bassa fedeltà degli ultimi tempi.
Per non parlare dei singoli Someday Soon and Gay Human Bones, che risplendono Sixties e beffardi. Come prendere sul serio versi quali "if I had my heart broken/ I’m glad it was broken by you" da queste facce? Sarà il sole di Austin, ma agli Harlem riesce facile coniugare immediatezza elettrica e canzoncine teen, qualità che li rende una perfetta party band.
Il loro album d'esordio Hippies pubblicato da Matador potrà suonare scarno e grezzo a un primo ascolto, ma per quanto mi riguarda si candida già da ora alla heavy rotazione estiva.

Gli Harlem saranno in concerto in Italia per una data unica il prossimo 1 giugno, al Magnolia di Milano.

>>>(mp3): Harlem - Friendly Ghost



(photo by: GvsB)

Commenti

Francesco ha detto…
Sì, molto molto gradevoli, pezzi veloci, garage lo-fi, abbastanza melodici per il genere. Piacevoli. Ne parlai tempo fa sul mio blog.

“…Someday soon, you’ll be on fire/ And you’ll ask me for a glass of water/ And I’ll say no/ You can just let that shit burn…” (from Someday Soon)