Giornalismo "toccata e fuga"

Piccolo caso di cattiva informazione (o quanto meno, un po' superficiale) anche per la "bibbia" Pitchfork, che tra le notizie di ieri sembrava annunciare una imminente chiusura della storica etichetta indipendente Touch and Go, scatenando poi una valanga di titoli da necrologio su blog e webzine.
L'articolo di Pitchfork, non a caso, oggi è stato ritoccato.
Bastava cercare meglio in rete per trovare le dichiarazioni complete di Corey Rusk, fondatore della Touch and Go, rilasciate al Chicago Tribune. Corey ammette che la crisi economica avrà conseguenze sulle attività della label, e nello specifico nel ramo distribuzione, ma afferma anche che "Touch and Go will be returning to its roots and focusing solely on being an independent record label".
La notizia quindi c'era, ma si poteva dare senza inutili allarmismi, come spesso succede anche su quotidiani e tg di casa nostra.

Jason Gross di PopMatters ricostruisce la vicenda: "in the Net age, everyone wants to rush and get the info out first".
Intervista Greg Kot del Tribune, il quale - guarda un po' - non ha fatto altro che il suo lavoro di giornalista, ovvero verificare le fonti e riportare i fatti.

Commenti

Anonimo ha detto…
le notizie che non lo erano! Ebi come Luca Sofri!!
e. ha detto…
ok, ma allora voglio anche una Daria Bignardi!
Anonimo ha detto…
e pitchfork come repubblica!!! tanto ormai siamo lì :) bdd
20nd ha detto…
Basta chiusure! Enzo, prepari un bell'articolo sulle più interessanti e giovani etichette del globocircondario? Sarebbe una figata!
e. ha detto…
20nd: a parte che secondo me ne conosci più tu di me, sarebbe un'impresa... aspetto prima di perdere il lavoro e poi mi ci butto!