What my life could have been


E non importa se si sente sporco o se le immagini sono buie. Quelle ombre che ballano contro la luce delle lampade e di un televisore senza segnale, la sala di un vecchio albergo chiuso, piena di amici, bottiglie e canzoni nuove da provare, e poi arriva questa inedita, forse la più trascinante finora del repertorio degli A Classic Education.
Favolosa. Una melodia dolente che cresce sopra un ritmo precipitoso, lo stesso contrasto tra le note squillanti del mandolino e gli accordi di chitarra, mentre la voce del violino si distende sul coro più immediato, un "o-oh!" che tutti già cantiamo lì davanti.
Ancora non ha un titolo, anche se What My Life Could Have Been potrebbe andare bene, dato che la canzone parla di false partenze, e mantiene (come in controluce, appunto) un senso di nostalgia che il suo tempo vorticoso non riesce a nascondere.

[Questa settimana sono usciti anche i primi nomi delle band che suoneranno al SXSW 2009 e come avevamo anticipato ci saranno anche gli A Classic Education. Qui trovate la lista (non ancora definitiva), e come si può vedere la rappresentanza italiana è piuttosto nutrita.]

Commenti

Nur ha detto…
Fighissima, si.
Si riconosce pure il tuo urlo alla fine!

:)
Anais ha detto…
sigh ero malata...

enzo, come stai??
non ci si vede mai...

sicuro cmq il primo ferbbraio, no??
bacio.
e. ha detto…
dici per il concerto degli Eight Legs al Mattatoio vero?
sì sì, il primo febbraio non mancherò!
ciao, e.