Speciale "Uomini molto brutti"
Conosco almeno una persona che leggendo il titolo ha sicuramente cambiato canale al volo.
Invito quindi tale persona - ma anche tutti gli altri che sentono le proprie attese tradite - a leggersi la mia recensione dello show delle Those Dancing Days su Vitaminic, per quanto tre di loro siano anch'esse piuttosto bruttine, e le altre due minorenni.
Partiamo subito con una clamorosa sorpresa.
Ve li avevo presentati due settimane fa, mi avevano conquistato al volo con il loro assalto electro-noise e sono tuttora il mio gruppo preferito del momento: parlo degli ungaro-giappo-londinesi Agaskodo Teliverek.
Ebbene, ho intervistato per voi il loro leader, Miklos "The Accountant" Kemecsi.
L'occasione: ieri sera stavo tornando a casa dall'ufficio, sul treno delle 19.03 che percorre la tratta Liverpool Street - Enfield, assorto nella lettura della mia copia di Mojo (per darmi un tono), quando per caso alzo gli occhi e - ve lo giuro - me lo ritrovo seduto di fronte. L'ho riconosciuto al volo: certe facce non si scordano facilmente, e poi come controprova aveva la chitarra con sè. Quant'è piccola l'Europa...
Segue trascrizione tradotta dall'inglese e interamente basata sulla mia memoria distorta, e pertanto largamente rimaneggiata (non so nemmeno se si possono fare queste cose):
...Agaskodo Teliverek? *
Sì?
Grande!! Ho comprato il vostro cd al... come si chiama... Buffalo Bar!
Ah grandissimo! Cos'è stato, due settimane fa! È stata una performance molto disastrata...
Hehehe, vero, ma mi siete piaciuti un casino lo stesso, ho preso il cd e poi vi ho pure fatti passare a una trasmissione radio in Italia!
Uh, grazie mille!
Che state combinando, suonate in zona?
No, stiamo finendo di registrare il nuovo album, esce ad aprile. Tra l'altro abbiamo già una distribuzione italiana, con la [non me lo ricordo, mannaggia, se qualcuno lo sa correggo subito].
Figo! Ho notato però che il primo cd è molto diverso rispetto a come vi proponete live, è molto più elettronico, mentre quando vi ho visto io eravate praticamente in formazione classica.
Sì, è vero, è che il primo album l'ho registrato praticamente io da solo, poi con calma ho cercato di mettere su una band come si deve. Quando ci hai visti avevamo il batterista nuovo da appena due settimane.
Beh, mi piace sia come ti sei arrangiato nel disco sia questa nuova direzione, non vedo l'ora di sentire cosa combinerete nel nuovo album. Quando la prossima data a Londra?
Dunque, fammi pensare... date regolari non ricordo, ma a maggio abbiamo una cosa speciale al Barden's, sarà praticamente una jam session con Damo Suzuki, e ci sarà da ridere perchè non è che siamo esattamente una jam band...
Figata! Ci sarò fisso.
Ottimo! Di dove sei in Italia?
Bologna [non è vero, ma lo dico sempre per far prima]. Dovete troppo venirci a suonare.
Bella Bologna! Sicuro, mi piacerebbe un tot.
Aggiudicato, vi faccio pubblicità. Bon, io scendo qui, alla prossima!
Ok, nice to meet you, see you around!
Mi rendo conto che non è niente di particolarmente scottante, ma era la mia prima intervista e ci tenevo a pubblicarla, abbiate compassione.
Tre veloci punti in chiusura:
- Uomo brutto n.2: Will Sheff e i suoi Okkervil River, visti martedì sera allo Scala di King's Cross, intensissimi e a lunghi tratti il miglior surrogato dello Springsteen del '75 che mi sia mai capitato di vedere, primi seri candidati per lo show dell'anno.
- Uomo brutto n.3: un fuoriclasse del settore, l'impareggiabile Eddie Argos e i suoi Art Brut, visti mercoledì all'ULU in compagnia speciale di una sezione di fiati che onestamente ha aggiunto poco e niente. Ma loro sono ormai una garanzia, il tipo di concerto che una volta ogni 4/5 mesi si guarda sempre volentieri, per cui segnalo soltanto la presenza tra il pubblico di Emily Kane in persona (che costringe il buon Argos a cambiare il testo dell'omonima canzone in "I haven't seen her in 2 hours") e del fratellino di Eddie (quello che "just discovered rock'n'roll"). Mancava solo Enrico Gatti.
- e non si può chiudere senza il DevWatch: nel suo ultimo post la nostra mascotte Lightspeed Champion elegge Cloverfield a miglior film di tutti i tempi, e per la gioia dei nostri occhi non fa mancare una generosa foto insieme ad Alexa Chung.
E su Alexa Chung direi che posso chiudere, grazie per la pazienza.
>>>(mp3): Agaskodo Teliverek - Blood Club
>>>(video): Okkervil River - Our Life Is Not A Movie Or Maybe
>>>(video): Art Brut - Emily Kane
* vi ricordo che Agaskodo Teliverek in ungherese significa "stalloni ruggenti". Ora, già fa senso a me quando mi chiedono "sei valido?", mi immagino lui a sentire uno che lo appezza in treno chiamandolo stallone ruggente.
Conosco almeno una persona che leggendo il titolo ha sicuramente cambiato canale al volo.
Invito quindi tale persona - ma anche tutti gli altri che sentono le proprie attese tradite - a leggersi la mia recensione dello show delle Those Dancing Days su Vitaminic, per quanto tre di loro siano anch'esse piuttosto bruttine, e le altre due minorenni.
Partiamo subito con una clamorosa sorpresa.
Ve li avevo presentati due settimane fa, mi avevano conquistato al volo con il loro assalto electro-noise e sono tuttora il mio gruppo preferito del momento: parlo degli ungaro-giappo-londinesi Agaskodo Teliverek.
Ebbene, ho intervistato per voi il loro leader, Miklos "The Accountant" Kemecsi.
L'occasione: ieri sera stavo tornando a casa dall'ufficio, sul treno delle 19.03 che percorre la tratta Liverpool Street - Enfield, assorto nella lettura della mia copia di Mojo (per darmi un tono), quando per caso alzo gli occhi e - ve lo giuro - me lo ritrovo seduto di fronte. L'ho riconosciuto al volo: certe facce non si scordano facilmente, e poi come controprova aveva la chitarra con sè. Quant'è piccola l'Europa...
Segue trascrizione tradotta dall'inglese e interamente basata sulla mia memoria distorta, e pertanto largamente rimaneggiata (non so nemmeno se si possono fare queste cose):
...Agaskodo Teliverek? *
Sì?
Grande!! Ho comprato il vostro cd al... come si chiama... Buffalo Bar!
Ah grandissimo! Cos'è stato, due settimane fa! È stata una performance molto disastrata...
Hehehe, vero, ma mi siete piaciuti un casino lo stesso, ho preso il cd e poi vi ho pure fatti passare a una trasmissione radio in Italia!
Uh, grazie mille!
Che state combinando, suonate in zona?
No, stiamo finendo di registrare il nuovo album, esce ad aprile. Tra l'altro abbiamo già una distribuzione italiana, con la [non me lo ricordo, mannaggia, se qualcuno lo sa correggo subito].
Figo! Ho notato però che il primo cd è molto diverso rispetto a come vi proponete live, è molto più elettronico, mentre quando vi ho visto io eravate praticamente in formazione classica.
Sì, è vero, è che il primo album l'ho registrato praticamente io da solo, poi con calma ho cercato di mettere su una band come si deve. Quando ci hai visti avevamo il batterista nuovo da appena due settimane.
Beh, mi piace sia come ti sei arrangiato nel disco sia questa nuova direzione, non vedo l'ora di sentire cosa combinerete nel nuovo album. Quando la prossima data a Londra?
Dunque, fammi pensare... date regolari non ricordo, ma a maggio abbiamo una cosa speciale al Barden's, sarà praticamente una jam session con Damo Suzuki, e ci sarà da ridere perchè non è che siamo esattamente una jam band...
Figata! Ci sarò fisso.
Ottimo! Di dove sei in Italia?
Bologna [non è vero, ma lo dico sempre per far prima]. Dovete troppo venirci a suonare.
Bella Bologna! Sicuro, mi piacerebbe un tot.
Aggiudicato, vi faccio pubblicità. Bon, io scendo qui, alla prossima!
Ok, nice to meet you, see you around!
Mi rendo conto che non è niente di particolarmente scottante, ma era la mia prima intervista e ci tenevo a pubblicarla, abbiate compassione.
Tre veloci punti in chiusura:
- Uomo brutto n.2: Will Sheff e i suoi Okkervil River, visti martedì sera allo Scala di King's Cross, intensissimi e a lunghi tratti il miglior surrogato dello Springsteen del '75 che mi sia mai capitato di vedere, primi seri candidati per lo show dell'anno.
- Uomo brutto n.3: un fuoriclasse del settore, l'impareggiabile Eddie Argos e i suoi Art Brut, visti mercoledì all'ULU in compagnia speciale di una sezione di fiati che onestamente ha aggiunto poco e niente. Ma loro sono ormai una garanzia, il tipo di concerto che una volta ogni 4/5 mesi si guarda sempre volentieri, per cui segnalo soltanto la presenza tra il pubblico di Emily Kane in persona (che costringe il buon Argos a cambiare il testo dell'omonima canzone in "I haven't seen her in 2 hours") e del fratellino di Eddie (quello che "just discovered rock'n'roll"). Mancava solo Enrico Gatti.
- e non si può chiudere senza il DevWatch: nel suo ultimo post la nostra mascotte Lightspeed Champion elegge Cloverfield a miglior film di tutti i tempi, e per la gioia dei nostri occhi non fa mancare una generosa foto insieme ad Alexa Chung.
E su Alexa Chung direi che posso chiudere, grazie per la pazienza.
>>>(mp3): Agaskodo Teliverek - Blood Club
>>>(video): Okkervil River - Our Life Is Not A Movie Or Maybe
>>>(video): Art Brut - Emily Kane
* vi ricordo che Agaskodo Teliverek in ungherese significa "stalloni ruggenti". Ora, già fa senso a me quando mi chiedono "sei valido?", mi immagino lui a sentire uno che lo appezza in treno chiamandolo stallone ruggente.
Commenti
La rubrica "DevWatch" ormai è un must, ed è seconda solo a quella appena inaugurata e che proporrei di chiamare proprio "Stalloni ruggenti".
Più Valido per tutti, grazie.
ciao,
e.
"Um, yes, I've been in a few pop videos. I was Mike Skinner's girlfriend in his video for 'Could Well Be In'. I was also Holly Valance's lesbian pal in 'Down Boy' which was highly amusing. I was 18, in hot pants, having to kiss Holly Valance and it was" ok basta cosi' grazie, ecco il link
http://www.ftv.com/fashion/page.php?P=1405
(però che invidiaaaaa Those Dancing Days + Okkervil + Art Brut nel giro di pochi giorni, roba di una programmazione annuale a roma. sigh)