Thousands Millions!!!

 Thousand Millions La rivelazione bolognese dell'anno arriva dalla Puglia? Forse sì. Passiamo tutto il tempo a rovistare gli angoli più remoti della scena, cercando i gruppetti più sperduti, e non vediamo che in casa nostra sono custoditi patrimoni che nemmeno conosciamo.
È stato grazie ai ragazzi della friulana Knifeville che ho incontrato i Thousands Millions, di casa sotto le Due Torri ma veracemente Made In Puglia, e il divertentissimo hype che li circonda.
L'altra sera lo scantinato dell'XM24 era stipato di conterranei, tra cui spiccavano Matilde degli Studiodavoli e Tuma. Del resto, pare che i Thousands Millions si siano già conquistati sul campo le simpatie anche di Populous, di "gente del nord" come Perturbazione e Disco Drive, e di una label come I Dischi Dell'Amico Immaginario.
Moreno alla voce e chitarra, Rick Hool alla batteria e Mr Kulledge al basso (poi sostituito da un amico e passato quindi alla tastiera) hanno spaccato senza complimenti, suonando un college rock tirato e melodico come non si ascoltava da tempo, avaro di smancerie emo ma splendidamente adolescente.
Per dire, anche Jonathan Clancy in prima fila approvava, e non è un caso che il bruciante demo Joining The Red House sia stato registrato proprio insieme a Bruno dei Settlefish, come sempre impeccabile in postazione di regia. Io ho ballato sorridendo dall'inizio alla fine, se può valere come giudizio di stima. Volendo proprio muovere qualche appunto al giovane trio, si può dire che mostra margini di miglioramento per quanto riguarda la presenza scenica, ma di fronte a pezzi come Extra Time oppure Falling Is Delicious queste sono davvero menate. L'estate, le chitarre e il rock'n'roll sono già qui, ne avevo dannatamente voglia. Scaricatevi i pezzi dal loro myspace e suonateli al volume più alto possibile. E non perdeteveli la prossima volta che passano dalle vostre parti.


update: No ma che cazzo succede in Salento? Curiosando tra gli amici di myspace dei Thousands Millions trovo questi The Slips, che con il trio di cui si parla in questo post condividono - se ho capito bene - il battierista Rick Hool, nonché un'energia davvero formbidabile.
My Plan, insieme a The Shop must go on, (purtroppo non in download) è la cosa più simile ai Ponys che si sia mai ascoltata in Italia. Belli belli belli, con quello scazzato piglio britannico che fa totale rock'n'roll. Bombetta.

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