Polaroid per l'estate 2005
Un nastrone estivo per augurarvi buone vacanze

Polaroid per l'estate 2005 - front cover


1) Art Brut, Emily Kane - L'estate è delle chitarre, e dentro ogni estate e ogni chitarra c'è una Emily Kane da cantare.

2) Tullycraft, Stowaway - In tre lettere, voglio un'estate Pop! Eccitante come Punk, semplice come Twee, diretta come un sorriso, l'estate coi colori che saltano.

3) Milky Wimpshake, Not poetry - Perché non c'è bisogno di essere un poeta per riuscire a dirti "I wanna spend more time with you pretty soon".

4) The Bank Holidays, Folded in half - Per i campanelli e gli anni sessanta, per i colletti smerlati e le racchette da tennis. Per la partite a minigolf e giochi di latta appesi al soffitto di una casa col tetto che perde.

5) The Mandervilles, Where's Bill Grundy now? - Perché una cover dei Television Personalities è per tutte le stagioni, ma questa tirata versione di Bill Grundy sta proprio bene alla prossima festa.

6) The Brunettes, Holding hands, feeding ducks - Per le estati in Nuova Zelanda, la polaroid con le oche nel laghetto, e quei due seduti a riva, piedi nell'acqua. E attorno è verde. E verde. E in fondo, blu.

7) Clap Your Hands Say Yeah, The skin of my yellow country teeth - Per battere le mani tutta l'estate e perdere il fiato e la testa, e vedere il cielo girare e cambiare religiosamente colore.

8) Jens Lekman, Clap your hands - "E allora batti le mani per l'amore e il romanticismo, i vincitori e i perdenti, il sesso la violenza e i lunedì mattina", batti le mani fino a quando arriverai in un bosco nel sud della Svezia, e lì troverai l'estate.

9) Nedelle, Good grief - Per quando ci si ferma a sedere sul prato, all'ombra di un ciliegio, a lasciare la voce compiere i suoi incantesimi.

10) Architecture In Helsinki, The cemetery - Le estati rotonde, camminando attraverso il cimitero di guerra verso l'oceano. I fantasmi che salutano suonando xilofoni come ombre tra le bugie, e sorridendo non fanno poi così paura.

11) The National, Secret meeting - Per guidare tutta la pianura fino alla spiaggia, lasciando alle spalle il tramonto. Insistere a bere un giro di troppo, dimenticarsene e perdere tempo quando rimane l'unica cosa da fare.

12) The Panics, Twin sisters - Per le notti sveglie, con le finestre spalancate sul tempo che rinfresca. Un pezzo, acre e umido, terra, aspettando la pioggia, aspettando l'autunno.

13) Stephen Malkmus, Baby c'mon - Quando il pomeriggio era giovane, aveva il passo sicuro, lo sguardo alto e non importavano gli occhiali da sole.

14) The Lucksmiths, The chapter in your life entitled San Francisco - Per le code alle poste, per gli sbalzi d'umore, per le lavanderie a gettoni, per tutte le mail, per la rima che non torna. Per le rime troppo facili. Per le estati passate su tutte le west coast.

15) Pale Sunday, 1978 - Perché l'estate è, una volta di più, nella distanza.

16) Math And Physics Club, Movie ending romance - Per le estati che avevamo sedici anni e la montagna e i primi baci e i primi Smiths e i primi Lucksmiths, in versione spiaggia, cappello di paglia e pop pret à porter.

17) The Pipettes, It hurts 2 C U dance so well - Per chi d'estate riesce a far innamorare anche solo con un ballo.

18) Mixtapes & Cellmates, a: pavement b: home - Tra i Radio Dept. più acerbi e qualcosa di ancora più nordico e assolato. Sul finale dell'estate è tutto saturo di feedback, un intrico di graffi. Resta, in mezzo, una melodia. Tuttora limpida.

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Pulsante destro sui titoli, "salva con nome".
Buone vacanze a tutti, ci sentiamo di nuovo tra un po'.


[Please note that some mp3s will be on line only for a limited time]

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