A voce

Parte la petizione popolare perché i Settlefish ripetano al più presto l'esperimento unplugged a cui abbiamo assistito ieri sera qui a Bologna, nell'ambito della rassegna Murato.
Non era facile tradurre in forma acustica canzoni che nell'energia nascono e trovano la loro dimensione naturale. Poi i cinque ragazzi si sono seduti e si vedeva dai loro occhi che nemmeno loro credevano al piccolo prodigio, che nemmeno loro erano preparati a sentire il rumore del pubblico mentre suonavano, che nemmeno loro si aspettavano di sudare e perdere la voce anche senza corrente elettrica.
Barnacle beach è una canzone talmente perfetta che anche nuda faceva venire voglia di ballare, e quando è partito il clap hands di It was bliss tutti hanno sorriso e trattenuto il fiato, The marriage funeral man sembrava fatta apposta per dilatarsi ancora e ancora, mentre To The North, abbandonato il passo frenetico del disco, si scomponeva e ricomponeva e poi si abbandonava urlata a occhi chiusi, fuori dal microfono.
Play it again, Settlefish.

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