Dopo svariate uscite digitali, The Hannah Barberas decidono di raccogliere quasi tutta la loro produzione in un CD intitolato, guarda caso, The Hannah Barberas Get Physical, pubblicato dalla Subjangle, piccola ma già molto attiva etichetta nata dal blog Janglepophub. Oltre alle migliori tracce dei loro precedenti EP, la formazione londinese aggiunge anche tre inediti in coda, e confeziona così un'ottima ed esaustiva istantanea della propria musica. Un indiepop che, come raccontano loro, è molto "varied, but always catchy, fun and fast". Ci sono momenti come Now (Is Here At Last) che sembrano piuttosto Smithsiani, altri candidamente Tender Trap (Spellbound o la nuova I Like You In Blue), e anche una piccola perla un po' Zombies / Beach Boys come Cafe Song, in cui prevale con assoluta naturalezza un'aria Sixties che forse gli Hannah Barberas potrebbero tentare di più. Al centro della scaletta, la deliziosa cover di Go Go Pepper, di una band giapponese degli Anni Novanta che non avevo mai sentito nominare, i Tip Top Planets, e che sentite queste promesse mi riprometto di approfondire.
Formati da componenti del sottobosco indie di Londra provenienti da Father e The Postcards, con l'aggiunta decisiva della voce femminile di Lucy Fir, nati quasi per caso per partecipare a una compilation natalizia della Emotional Response, The Hanna Barberas hanno per fortuna deciso di proseguire assieme e ora sono una delle più interessanti e brillanti novità della nostra piccola scena twee. Se il prossimo disco, com'è ragionevole aspettarsi, riuscirà a essere un po' meno discontinuo mantenendo la stessa freschezza, gli Hannah Barberas potrebbero diventare uno dei nostri nuovi "cartoni" preferiti!
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