We’re better than we used to be

TINY RUINS & HAMISH KILGOUR RELEASE 7 TRACK EP "HURTLING THROUGH"

I thought I’d let you go,
I thought a lot, little did I know.


Quando devi fare qualcosa usi sempre questa espressione antipatica, "chiudere". Devo chiudere questa cosa entro domattina, non riusciamo a chiudere, hanno chiamato e chiudiamo subito! Tutta questa paura del vuoto che ti riempie dentro. Passare giorni e settimane a schiacciare tanti cubetti di vita, ammucchiarla come piccoli Wall-e a testa bassa.
Aspetta. Guarda. Si alza un tramonto sopra la nebbia, è dicembre, ascolta la musica e non dire una parola.
Perché arriva ancora una musica, è questo il fatto, e dice: lascia andare il tempo e la fretta. Una fortuna che non puoi lasciare sfuggire.
See the water softly run and overcome the stone
Breaking every border down with softness alone

La cantautrice neozelandese Hollie Fullbrook, meglio nota come Tiny Ruins, ha pubblicato un EP insieme ad Hamish Kilgour dei leggendari Clean. Si intitola Hurtling Through ed è esattamente quello che si potrebbe definire una piccola perla. Registrato a New York con la collaborazione di Gary Olson (Ladybug Transistor e cento altri), raccoglie sette canzoni che non puoi considerare fatte soltanto di un intimo folk acustico, colorato di percussioni lievi e giocose, qualche viola, un tocco rauco di sax. Sono canzoni trasparenti come poesia, quella poesia che ti fa fermare di colpo, come se avessi ritrovato qualcosa che non sapevi più di avere perduto, e in un attimo ti lascia lì, con gli occhi lucidi, fermo al binario mentre tutti intorno corrono. Sono canzoni letteralmente costruite sulla poesia, dato che un paio mettono in musica addirittura dei versi di Yeats.
La Fullbrook racconta che la collaborazione con Kilgour è nata quasi come un'improvvisazione, e mi piace anche la storia del cucchiaio trovato per terra. Perché non crederle. In fondo, forse cerco proprio questo: una semplice magia, una finzione che però ti dice qualcosa di quel che è vero meglio di uno specchio. Tutto sta nel ritmo che riesce a regalarti, nella quiete che ti mostra, se sai prenderla.



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