His Clancyness live a polaroid!
Venerdì scorso in radio è stato nostro ospite His Clancyness, che poi è solo uno dei tanti nomi dietro cui opera Jonathan Clancy, già voce di Settlefish e A Classic Education. Tra l'altro questi ultimi, reduci dal Festival SXSW, hanno appena pubblicato il loro primo 7'' per Bailiwick Records e durante la trasmissione lo abbiamo suonato in anteprima.
Il progetto His Clancyness, invece, ha da poco debuttato con una cassetta a tiratura limitata, intitolata Hissometer Cassette, pubblicata dalla Secret Furry Hole (ne abbiamo parlato con i diretti interessati la settimana scorsa).
La puntata intera (con un sacco di chiacchiere e cronache da Austin) potete ascoltarla e scaricarla qui. Queste invece sono le canzoni che Jonathan ci ha regalato dal vivo:
Fugaci composizioni pop a bassa fedeltà, come appunti di idee presi a notte fonda, prima di lasciarsele sfuggire di mente. Le melodie restano sospese tra chitarre già piene di echi di sogni e campionamenti "a nudo", e la voce ora fugge tra i riverberi, ora rimane l'unica presenza certa. È stato interessante, e anche un po' emozionante, vedere come venissero restituiti dal vivo questi "schizzi" - o quasi - di canzoni:
Venerdì scorso in radio è stato nostro ospite His Clancyness, che poi è solo uno dei tanti nomi dietro cui opera Jonathan Clancy, già voce di Settlefish e A Classic Education. Tra l'altro questi ultimi, reduci dal Festival SXSW, hanno appena pubblicato il loro primo 7'' per Bailiwick Records e durante la trasmissione lo abbiamo suonato in anteprima.Il progetto His Clancyness, invece, ha da poco debuttato con una cassetta a tiratura limitata, intitolata Hissometer Cassette, pubblicata dalla Secret Furry Hole (ne abbiamo parlato con i diretti interessati la settimana scorsa).
La puntata intera (con un sacco di chiacchiere e cronache da Austin) potete ascoltarla e scaricarla qui. Queste invece sono le canzoni che Jonathan ci ha regalato dal vivo:
Fugaci composizioni pop a bassa fedeltà, come appunti di idee presi a notte fonda, prima di lasciarsele sfuggire di mente. Le melodie restano sospese tra chitarre già piene di echi di sogni e campionamenti "a nudo", e la voce ora fugge tra i riverberi, ora rimane l'unica presenza certa. È stato interessante, e anche un po' emozionante, vedere come venissero restituiti dal vivo questi "schizzi" - o quasi - di canzoni:
[Per la foto e i video ringrazio Giulia Mazza - gli altri sono qui]
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