Fight the power


Nelle ore in cui Barack Obama veniva eletto Presidente degli Stati Uniti non avevo modo di verificarlo su internet, ma le tv e i quotidiani americani e inglesi che sono riuscito a seguire non hanno mai fatto menzione di Chuck D.
Ero curioso di sapere cosa pensava dell'elezione del primo presidente afroamericano la voce che ormai vent'anni fa aveva cantato:
most of my heroes don't appear on no stamps
sample a look back you look and find
nothing but rednecks for 400 years
.

Alla vigilia delle elezioni, Chuck D, già fondatore dei Public Enemy, aveva detto la sua circa l'importanza di avere oggi un modello come Obama.
Ora leggo che - a costo forse di sembrare un po' antipatico in un momento di tale euforia - si augura che questa elezione non si trasformi in una "weapon of mass distraction" rispetto alla questione razziale tuttora aperta, restando così fedele a quei suoi versi:
People, people we are the same
No, we're not the same
Cause we don't know the game
What we need is awareness, we can't get careless
.

>>>(mp3): Public Enemy - Fight the Power

ps: e dal sito dei Public Enemy scopro anche che il prossimo 2 dicembre saranno a Bologna, in concerto all'Estragon, per una data unica italiana, YO!

Commenti

Anonimo ha detto…
clamoroso: polaroid si fa risucchiare dal buco nero dell'hiphop, per non aderire al nuovo mainstream obamiano!!!
e. ha detto…
Ma in tutto questo, Max, ci domandiamo: il Paese Reale dov'è? E il Fienile d'Avorio d'ora in poi sarà d'ebano?