Handmade Indie Festival


Ricordo una sera, giravo in macchina con Jonathan Clancy dei Settlefish e si chiacchierava del suo Canada. Raccontandomi di come aveva conosciuto gli Arcade Fire, Jonathan mi parlava del suo amore per certo pop orchestrale, per come si riesce a racchiudere qualcosa di potente ed epico in un gesto musicale, senza che suoni retorico o ridondante.
Qualche tempo dopo mi passò un cd, raccomandandosi di non metterlo in Rete perché si trattava ancora un esperimento. Sopra c'era scritto A Classic Education. Lo infilai nello stereo e cominciò Stay, Son. Rimasi senza parole e mi venne la pelle d'oca. Catturava precisa quegli spazi vasti nel modo che Jonathan aveva descritto. Era soltanto l'inizio.

Gli A Classic Education sono un progetto abbastanza unico, davvero poco "indie all'italiana". Non a caso il primo che ne ha parlato è stato Sir Alistair Fitchet (twice!), poi gli ACE sono finiti nella playlist di Indie-Mp3 e menzionati da blog sparsi un po' per tutto il mondo.
L'esperimento intanto è diventato qualcosa di più, e prima di volare negli UK gli A Classic Education faranno il loro "first concert ever" martedì primo maggio all'Handmade Indie Festival, un bell'evento messo in piedi in provincia di Reggio Emilia dai ragazzi di The Cleb. Il cartellone è davvero notevole (segnalo i Disco Drive freschi di registrazioni del nuovo album), e tra un concerto e l'altro metteremo pure un po' di dischi FedeMC, LeCasio e io.
Ci si vede a banco!

Commenti

Anais ha detto…
presente!
Anonimo ha detto…
bella la canzone degli ACE. ma l'hanno scritta prima o dopo aver conosciuto gli AC? :)
le influenze si sentono!
Anonimo ha detto…
il festival è solo una scusa.
il primo maggio, al The Cleb, si terranno i
CAMPIONATI NAZIONALI DI UBRIACHEZZA MOLESTA.

Partecipare è semplice.
Non salutare, ma semplice sì!

Sono bollente per il party.
E' quasi strafatta.
Anonimo ha detto…
Presente senza se e senza ma (retorica da primo maggio)
Anonimo ha detto…
ora sono qui per segnalarvi che, in barba ad ogni convenienza di “coolaggine” ( intraducibile necessità di questi tempi duri…insomma la professione di essere cool che tutti sembrano seguire eccetto quelli che, per apparire ancora più cool fanno i non cool—-) insomma, io credo che il dovere di un musicista sia nella condivisione e così mi andrebbe che voi passaste da www.myspace.com/rigorighetti e vi ascoltaste 4 brani da me cantanti ( ringhiati) e scritti nonchè arrangiati e registrati a mie spese ….e poi magari se vi va mi diciate che ne pensate……e se non vi va buon 1°maggio —-
rigo