Italians a go-go (1)

Andare ai concerti, andare in radio, e poi Losing Today, e mettere dischi un paio di volte la settimana... Qui la musica una volta era un hobby. Adesso altro che "affittasi ubiquità": il sottoscritto è da qualche tempo a rischio overbooking, e purtroppo questa paginetta fai da te è la prima a risentirne e a rimanere trascurata. Va tutto benissimo così, ci mancherebbe, ma appena arrivano quei due tre impegni di lavoro extra, ecco che mi sfugge del tutto di mano l'agenda.
Per esempio, per venire alle cose di casa nostra, non riesco più ad aggiornare il calendario degli eventi da non so quanto, nei giorni scorsi mi sono perso il MEI a Faenza, di cui non so nulla, e soprattutto non ho potuto seguire e supportare il May Days come meritava.
Così per rimediare, ho deciso che i prossimi approssimativi aggiornamenti di polaroid saranno dedicati all'Italia. Prima un po' di news, poi qualche disco.

- Conversation Intercom
Cominciamo dalle cose difficili. Premesso che Fabio De Luca io lo starei ad ascoltare sempre, anche se parlasse al telefono con Andrea Girolami, questo nuovo Conversation Intercom è un podcast che vede il nostro FdL proprio scambiare quattro chiacchiere dall'altra parte della cornetta con The King of Macerata. Insomma, una specie di blog a due voci tutto da ascoltare. L'ultima mutazione di Loser quindi si stacca ancora di più dalla forma radiofonica, e lo fa usando la musica come punto di partenza, virando verso il "costume" con un'attitudine che si potrebbe definire brillante. La continua allusione, poi, a un fertile passaggio di saperi generazionale funziona, e in fondo non è così comune. Forse potrebbe permettersi di osare qualcosa di più dal punto di vista della confezione (tutto sommato il montaggio è ancora molto "user friendly"), e noto che quando Girolami si dimentica di giocare al personaggio pubblico, lasciando intravedere il suo idioma natio e il suo vero lessico famigliare, suona subito più simpatico. Però va riconosciuto che relegare un programma del genere a oscuri meandri della Rete è davvero un peccato e uno spreco. Data per scontata la miopia dell'etere nazionale, se passa di là qualcuno dei network privati io consiglierei di rilanciare subito.

 Il video di 'Campo Minato' degli Amari- Il video di Campo minato
Sapranno anche camminare sulle punte, ma nel 2005 gli Amari sono entrati a gamba tesa sulla scena nazionale con un album pieno di canzoni memorabili. Ora hanno realizzato il video di Campo Minato, una fra le migliori di queste, e io non ho ancora smesso di guardarlo. È un incanto di stile.
Lo trovate nel formato .mov, più leggero, oppure in .wmv

- Ristampato "Fever In The Funk House"
 Julie's Haircut - Fever In The Funk House Nelle prossime settimane, Homesleep pubblicherà un'edizione rimasterizzata del disco d'esordio dei Julie's Haircut (uscito all'epoca su Gammapop, correva l'anno 1999). Saranno così di nuovo disponibili, in tutta la loro gloria, classici come Everyone needs someone to fuck, Black T-Shirt e Chip & Fish Brain. "Fever In The Funk House" sarà nei negozi a gennaio, proprio in contemporanea con il prossimo album dei Julie's. Chi però volesse regalarlo a Natale, lo trova già online su Sonicrocket.

- Fooltribe news
La nostra amata Fooltribe torna a farsi sentire e rinnova anche il sito. Mentre il catalogo raggiunge quota 11 con il nuovo album di S J Esau intitolato Wrong faced cat feed collapse, ripartono anche i live. Proprio S J Esau, alias Samuel Wisternoff, è in questi giorni in Italia. Queste le restanti date del suo tour:
01.12 fucecchio (fi) @ la limonaia
02.12 mirandola (mo) @ aquaragia w/ bob corn
03.12 bologna @ atlantide w/ ornaments e altri
04.12 bologna @ xm24 w/ enfance rouge
06.12 padova @ house show
07.12 bologna @ il covo w/ supersystem
Bob Corn descrive così la musica del cantautore di Bristol:
«SJ Esau scrive suona e canta canzoni che poi sporca con effetti macchine fusa rumoristrani, un po' a la Microphones ma... con meno ego, un po' a la Beck ma... senza funky, un po' a la Sparklehorse ma... molto sè stesso».
A sua volta Bob Corn sarà in concerto sabato 3 al Calamita, ad aprire per gli Old Time Relijun.

- Desperate Youth
 Erlend Oye fotografato da Cobra Snake E in chiusura, visto che si parla dell'Italia, per ricordarmi cosa è davvero il nostro Paese dal punto di vista musicale, e chi è il popolo "indie" che legge le riviste e le webzine giuste e si scarica i dischi sei mesi prima che escano, segnalo questa allucinante e come sempre puntuale cronaca di Daniele. Per me ancora più triste, per via dell'analogia con i soliti ricordi svedesi con cui non vi tedio più, d'accordo, ma un blog è il luogo adatto dove ogni tanto si potrebbe anche mandare tutti a fare in culo.

Commenti