Missione digitale

Chissà cosa avrebbe filmato al Covo ieri sera Joly MacFie, cinquantaduenne inglese trapiantato a New York, punk da una vita e ora votato alla digital camera.
Forse la mancanza di una vera aria di festa (a parte per il sottoscritto e qualche altra anima twee) durante l'ottima esibizione delle Aislers Set, o il teso live delle Erase Errata, che dal vivo esplicitano maggiormente l'influenza dei Fall? Non saprei, ma di sicuro gli avrei chiesto un primo piano dell'Uomo Dell'Anno al bancone del bar.

MacFie non si perde un concerto della Grande Mela (secret gigs comprese) e segue tutto con la sua videocamera. Poi torna a casa e carica ogni filmato sul sito Punkcast.com. Gli artisti sembrano apprezzare, il successo di pubblico è testimoniato dal fatto che ora i suoi video passeranno su una tv via cavo, e dietro non c'è nessuna speculazione.

"If you go in trying to make money, or with the mentality that you're going to cash in, you'll fail. But if you go in there and say, 'I'm going to try and build the scene,' you'll be a success.
My mission is to live and eat and be catalytic really. And that's it."

La storia di MacFie è raccontata sul Village Voice di oggi, dove fra le altre cose si apprende che Ric Ocasek si è divertito un sacco all'ultimo concerto degli Interpol, ma mai quanto Simon Le Bon nel backstage dei DFA.

Commenti