ciao Enzo,
non so piú nemmeno cosa ti ho mandato ieri...
È colpa della fretta, ma non riesco a preparare prima i pezzi.


L'importante non é la caduta, ma l'atterraggio

Cifre bianche su sfondo nero, il ticchettio di un orologio. Così Kassowitz ne "La Haine" ci trascina verso l'inevitabile atterraggio. La televisione argentina preferisce caratteri cubitali in bianco su sfondo rosso acceso. Sembra alla ricerca della medesima "Spannung". Ma qui in gioco c'è il futuro di un paese con gravi ferite aperte, non la riuscita di un film.

Negli ultimi giorni la crisi economica ed istituzionale sembra aggravvarsi sempre più velocemente. Trovandomi ora a Buenos Aires l'impressione è quella di trovarsi agli ultimi piani della caduta. In appena un'ora sono state bloccate da diverse manifestazioni spontanee alcune delle maggiori arterie di una metropoli che, dopotutto, continua la sua vita frenetica.

La televisione manda a rotazione continua gli indici di acquisto/vendita del dollaro, l'indice di "rischio del paese" e i numeri della lotteria. Tutto contornato dagli interventi degli inviati sulle piazze, sui ponti, davanti alle banche. Dal governo nulla. Stanno giocando la trattativa con i petrolieri che chiedono un forte aumento dei prezzi dei carburanti.

Intanto il numero di ricorsi presentati ai tribunali contro il provvedimento che blocca i conti correnti sono già più di ventimila. E, come prevedibile, aumentano anche le file davanti al consolato americano per ottenere un visto per fuggire da qui. I volti delle persone sono comprensibilmente tirati. Vedere "simpatiche vecchine" martellare per ore le lamiere che proteggono gli istituti bancari fa uno strano effetto. Penso sia significativo della disperazione che regna sovrana: un paese dove il 40% della forza lavoro non è occupata e il 50% della popolazione vive oramai al di sotto della soglia di povertà.

Il Fondo Monetario Internazionale, che con un nuovo prestito appare l'unico possibile salvagente, tace dell'altro della sua ortodossia. Seguendo le sue indicazioni l'Argentina è stata protagonista negli anni Novanta di un fenomeno che rischia presto di farsi conoscere anche in Italia: una forte crescita economica accompagnata da un forta aumento della disoccupazione. La ricetta dell'FMI (parità peso-dollaro, debito estero a zero, privatizzazioni, taglio della spesa pubblica) semplicemente non funziona (e poi, scusate: per caso gli Stati Uniti stanno azzerando il debito estero? per caso riducendo le uscite statali?). O meglio: funziona per proteggere i
capitali stranieri investiti in questo paese, ma non ha nulla a che fare con la soluzione del problema della povertà della metà di una nazione.

Un paio di elicotteri si sono alzati da poco in volo e sorvolano la città. Per ora la polizia non si fa nemmeno vedere per strada, o quasi. Del resto le manifestazioni ed i blocchi stradali sono del tutto pacifici. Due mesi fa però, gli assalti ai supermercati (sono ormai chiare le responsabilità dell'estrema destra nel fomentare questi assalti) furono la scusa per reprimere il grande fronte popolare della protesta. Con 35 morti. La tensione è alta e destinata ad alzarzi ancor piú nelle prossime ore. "Fino a qui tutto bene", appunto.


un abbraccio,
Erik

Commenti

Anna Maria Fogliano ha detto…
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